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giovedì

Sky and sand

Kalkbrenner – “Sky and sand” , direttamente dal film “Berlin calling”, che purtroppo scopro solo adesso.. forse era troppo “future” per me,ma non vi preoccupate,la musica è come sempre,nella vita come nel blog,nient’altro che una formidabile scusa.
Oggi parlavo con un prete ed ho capito che su questa terra stiamo tutti cercando delle scuse per non essere noi stessi, che cosi’ come proviamo vergogna del nostro corpo nudo la stessa cosa proviamo in eucarestia. I preti non hanno vergogna di niente, l’intenso studio che si cela dietro le loro tuniche ne ha aperto la mente e sgranato lo spirito per un’unica grande bugia,reale o irreale che sia. Ed in quel momento ho capito che per credere in qualunque cosa ci vuole tanto troppo coraggio, e che se i mortali hanno paura del post-mortem è perché non hanno mai salutato il vicino di casa,o perché non si sono mai addentrati oltre che nell’altro,neppure in loro stessi. Definirei la psicologia un peccato mortale se questa ci aiutasse a vivere,definirei noi stessi un veleno se ne sapessimo distinguere il sapore. Definirei l’arte dio e me stesso felice tutte le volte che le credo,nella musica,nella poesia,ed in quello che non sono.





"and we build up castles 
in the sky and in the sand 
design our own world 
ain't nobody understand 
I found myself alive 
in the palm of your hand 
as long as we are flyin' 
All this world ain't got no end"   (Sky and sand")-Kalkbrenner


6 commenti:

  1. confermo contessa,nome coraggioso il tuo. :-)

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  2. A due persone non va mai detta la verità: al medico e al prete.
    e quando un medico parla con un prete?
    dimmi, mo.
    Ps: cerchiamo una scusa per non essere noi stessi? anche tu?

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  3. eh si..ogni giorno una scusa diversa ci rende felici ed innocenti. meglio cosi'.

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  4. e se fosse necessario più coraggio a non essere se stessi, trovare una scusa diventerebbe difficile, o no?

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  5. ciao, ti seguo :)
    si dice che è la società che ci spinge a non essere noi stessi...però mi chiedo, qualcuno avrà cominciato no? e noi tutti dietro come pecoroni...
    a presto Luna

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